SIMONA BELLONE - biografia
Artist #SimonaBellone - Art & Press Editor - Promoter Art - History Keeper
Simona Bellone si dedica all’arte dall’età di 9 anni circa, dilettandosi con pensieri poetici e disegni. Il primo tema che attirò l’attenzione degli insegnanti, fu scelto per la pubblicazione Juvenia dedicata al Papa Giovanni Paolo II, quale auspicio all’arte sacra che ispirerà gran parte del suo operato artistico futuro: "Arte sacra" in esposizione permanente dal 2001, in p.zza Italia 5, Millesimo (SV).
La sua vita personale ha avuto una svolta artistica dal passaggio da Roma alla Liguria, lasciandosi alle spalle l’infanzia romana affascinante ma caotica, per abbracciare una mite adolescenza ligure più intimista, attingendo saggezza dal confronto di tradizioni, personalità ed ambienti diversi. La perdita prematura nell’infanzia della sorella ed in età più matura della madre, sono tristi eventi che le accrebbero nella vena creativa una profonda umanità.
Proseguì come autodidatta affinando tecniche e creatività, continuando a cimentarsi in opere pittoriche in acrilico su tela ed acquarello, scultoree e fotografiche, immortalando principalmente natura ed architettura ligure.
La poesia rimane sempre il suo baluardo identificativo, ottenendo numerosi riconoscimenti e consensi in tutta Italia, grazie al professore e scrittore Renato Pancini che l’ha indirizzata in questo mondo di libere fantasie originali. Dapprima partecipando per due decenni ai concorsi letterari fino al 2004. Continuò a dedicarsi alla letteratura dando l’esclusiva del suo operato all’organizzazione di tre concorsi, tramite l’associazione culturale caARTEiv che creò e promuove sin dal 2001 a Millesimo (SV). Dal 2015, i concorsi vengono conglobati nella manifestazione "Festival caARTEiv delle Arti" a Millesimo (SV), aggiungendo alla sezione di arte letteraria, anche quelle di arte figurativa ed audiovisiva.
Le sue poesie a versi sciolti e a rima, sono da sempre rivolte alla sfera sentimentale, nonché al quotidiano ricco di spunti d’attualità, e riflessioni di una alta sensibilità verso la natura e gli animali, pubblicate in una prima raccolta di 425 componimenti poetici scelti e 4 racconti nel 2003, "Poesie di un ventennio 1982-2002". Rivolgendosi in modo ironico ed analitico ai problemi sociali e politici, la sua attenzione sfocia in un romanesco in quartine di importante spessore, rievocando lo stile trilussiano scaturito dalle letture dell’infanzia romana: "Er papiro gajardo" nel 2019, nel quale è sottinteso un filone anarchico che contesta il "modus vivendi et operandi" di questo pazzo e vecchio mondo, pieno di contraddizioni epocali.
Iniziò a occuparsi alla sfera storica valbormidese nel 1998 con una prima pubblicazione documentata e fotografica, per Riofreddo di Murialdo (SV), paese natio del padre, il quale fin dagli esordi appoggiò e collaborò alla sua attività artistica: "Riofreddo, una piccola Inghilterra nel cuore dell'Alta Val Bormida", baluardo 300 anni orsono di unicità di auto sussistenza sino agli anni ‘70 in ogni campo come un piccolo regno, immortalando architetture, antichi mestieri, tradizioni, guerre, religione, emigrazione, in 800 foto storiche, nonché redigendo un vero e proprio vocabolario.
Nel 1997 creò l’associazione culturale “Riofreddo Insieme” chiamando all’opera rappresentanti ogni famiglia Riofreddese, prodigandosi per tale paese collaborando per le feste patronali dal 1985, ideando e fondando il primo concorso letterario nel 1998, il murale letterario ceramico nel 2001 e il Museo degli antichi mestieri nel 2002, pubblicando anche 37 cartoline storiche fotografiche artistiche con proverbi riofreddesi nel 2004.
Nel 2008 e 2010 realizzò una collana di 57 poesie dedicate al marinaio abbinate ai velieri, dipinti ad olio su tela, del pittore numismatico Gagliardo Severino, dedicati ai Comuni valbormidesi e alle cittadine marinare liguri: "Velieri e poesie del marinaio".
Seguì nel 2014 un'altra pubblicazione da collezione da lei stessa creata e curata, di 15 dipinti in acrilico su tela 30x30, e relative poesie in quartine a rime descrittive de “Le XV stazioni della Via Crucis”: la passione di Gesù attraverso colori e poesia per non dimenticare il suo sacrificio per il mondo con l'essenzialità nei tratti e nei versi perché i bambini puri di oggi, siano fedeli adulti testimoni di domani.
Si cimentò in seguito nella stesura certosina del proprio ramo genealogico "Genealogia Bellone", nel 2009, analizzandone le origini con l’identificazione etimologica dalla dea della guerra "Bellona", descrivendone stemmi, radici e ramificazioni nobiliari, nonché le tappe di emigrazione mondiale, risalendo sino alle origini regali del proprio cognome in Magna Grecia, Cappadocia e Ponto, passando per i conti di Conflent, i reali di Spagna, nonché le residenze storiche da Valencia, a Torino verso il Piemonte, la Liguria, approdando alle Americhe.
L’impronta esplorativa di storie mai scritte da rivelare ed immortalare al mondo, si addentra nel 2018, nel restauro di foto antiche raccontando genealogie e storie dei genovesi Marchesi e Principi Centurione Scotto, elaborando una ricerca più analitica del ramo che fu proprietario dell’ex Monastero S.Stefano di Millesimo, restaurato e tramutato nel Castello Centurione di fama mondiale, anche per le sedute spiritiche, oltre che per l’arte, la storia e la religione. La trilogia "Un grande amore con le ali", è anche in questo caso un'opera fotografica documentata unica, in 1500 foto e documenti storici, per la maggior parte inediti, inizialmente dedicata alla carriera sportiva e militare, nonché vita privata del loro erede capitano della Regia Aeronautica "Vittorio Centurione Scotto", il quale morì in allenamento "Coppa Schneider" nel 1926. Ne emerge la consacrazione ai posteri di un grande militare, e vengono riportati alla luce un dramma che segnò irrimediabilmente le sorti della vita dei genitori, ed anche la certificazione documentata che Liala non fece mai parte della sua vita, se non nei suoi romanzi rosa.
La sfera artistica figurativa, sfocia in un meticoloso censimento dell’architettura ligure dei 18 Comuni dell’ex Comunità Montana Alta Val Bormida e dintorni, con pitture naïf su tela dai colori accesi, su carta dai toni pastello fiabeschi, su ceramica con propria delicata tecnica paesaggistica e fotografie suggestive, per approdare alla sperimentazione del campo scultoreo con tecniche miste per realizzare miniature di natura bucolica. "Val Bormida in versi colorati" è il frutto, in corso d'opera pittorica con catalogo, di ricerche in loco, fotografie e riproduzioni elaborate dal 1997, per rendere omaggio con oltre mille opere artistiche all'architettura storia e religione valbormidese, dal periodo romanico ai giorni d'oggi.
Viene esplorato nella maturità, anche il campo di arti audiovisive e giornalistico, organizzando e presentando eventi caARTEiv, redigendo articoli e recensioni in varie testate cartacee e digitali, editando grafica per libri, eBook, audiobook e siti web, realizzando cortometraggi con video letture dedicate a poesie e racconti in lingua italiana e in vernacolo, curate da lei stessa prestando la sua voce al sentimento dell'ascoltatore amante dell'arte.
Non possono mancare fra le sue pubblicazioni abbinate a pitture, ceramica e fotografia, anche il mondo delle fiabe con "La banda dei pappagalli", la suggestione fotografica poetica di "Incantesimi di meraviglie", e l'analisi dell'attualità con i suoi articoli giornalistici e riflessioni, rivolti alle problematiche italiane e mondiali con "Alla soglia del mezzo secolo".
Unica nel suo genere, quale anacronistica e visionaria proposta a carattere pacifista, è la stesura del testo dell'Inno d'Italia, elogiando le virtù italiane d'arte storia e sport, di ogni classe lavorativa sociale, stanziale ed emigrante, tralasciando ai libri di scuola, il testo di Goffredo Mameli, "Il canto degli italiani", con le esperienze belliche sanguinose che ci condussero al delineamento dei confini attuali: "L'Italia del mio cuor" è redatta in versi fedeli all'immagine del nostro vecchio e amato stivale, sulla musica di Michele Novaro.
La sua attitudine al racconto e analisi dei fatti storici e d'attualità in svariati campi, dapprima esercitata in alcune testate giornalistiche liguri e piemontesi cartacee sin dagli anni '80, e dal 2010 anche in versioni digitali nel web, inaugura nel 2019 un vero e proprio "Blog" personale. Nel sito "Nessuna Interferenza" a cadenza settimanale mette in risalto con appunti e disappunti ciò che accade nel mondo, con pillole d'approfondimento critico di rilievo, dando voce alla saggezza popolare con una coloratura artistica che la contraddistingue da quarant'anni ai giorni nostri.
Le sue ricerche storiche inarrestabili per immortalare nuove imprese culturali da valorizzare, hanno rivolto l'attenzione verso due personalità internazionali che tanto hanno realizzato e promosso con premi, mostre ed elogi illustri: poeta saggista critico veneto Aldo Capasso e la poetessa guadalupense Florette Morand, entrambi d'adozione altarese.
Il volume "Grazie Aldo Capasso Merci Florette Morand" non solo riassume le loro vite personali ed artistiche, ma simboleggia anche quanto la Val Bormida e la Liguria debbano essere loro grate con orgoglio, di averli adottati quali ambasciatori della cultura italiana nel mondo. Perché non cada nell'oblio la loro memoria, il sito internet "Condividendo Cultura" inizia un percorso di tributo meritato, e si protrae con la promulgazione del "Premio della Cultura Italiana nel Mondo" per le arti letterarie figurative ed audiovisive, quale prole devota del "Memorial Aldo Capasso".
Continua l’attività pittorica e ceramica con quella letteraria, per abbinare alle pubblicazioni caARTEiv la propria creatività a quella altrui, collaborando per il consueto calendario annuale, con la poetessa Gilda Donolato di Varese.
Inizia nel 2020 una collana letteraria caARTEiv dal titolo “Esperienze da raccontare”, pubblicando il racconto “Il coraggio della scelta giusta” tratto dalla storia vera che ha voluto lasciare ai posteri memoria e ringraziamenti per aver superato una problematica del loro figlio.
Prosegue il suo intento di rendere nota al pubblico la verità, rivolgendo la sua attenzione ad un risvolto difficile del meccanismo della giustizia e delle applicazioni delle leggi sui minori, non sempre dettate dal buon senso: una famiglia piemontese, divisa da una separazione, affronta un percorso tortuoso per i propri figli in "Storia di un'ingiustizia".
Cura la stesura e presentazione de "Il mondo di Simona Trevisani", artista riminese dedita alla creazione grafica di interessanti policromie e metamorfosi del pensiero, abbinate a natura e moda del XXI secolo. La collana inizia con "Pillole di vita", per poi approdare ad una serie totale di 14 ebook ed in seguito 5 audiobook.
Analizzando il mondo della musica, la sua pubblicazione "Cari figli, vi dedico una canzone", propone una riflessione sul problematico ma entusiasmante rapporto tra genitori e figli, musicato dai cantautori/cantautrici italiani, quale preziosa colonna sonora della vita quotidiana delle famiglie italiane ed internazionali.
Con l’avvento della pandemia del Coronavirus, Covid-19, un concorso artistico in video lettura youtube, si conclude in un voluminoso e prezioso ai posteri ebook, in 5 volumi, con autori vari da tutte le regioni italiane, rimarcando l’esperienza nel “lockdown” e la crisi economica che ne è conseguita, con il titolo “Città al tempo del Coronavirus”, dedicando il sesto volume alla cronistoria in pillole web con censimento degli omaggi pubblici alle vittime ed onorificenze ai sanitari.
Da questa positiva esperienza, vede la luce un altro concorso dedicato all'emigrazione ed immigrazione da e verso l'Italia, ponendo come spartiacque la II guerra mondiale, per due volumi memorabili e documentati da fotografie: "Anime erranti del mondo".
La sua passione per la musica cantautoriale soprattutto italiana, le crea una fonte d'ispirazione inesauribile per un romanzo, partendo dalle frasi dei testi di tutte le canzoni internazionali di Franco Simone, il quale celebra 50 anni di carriera nel 2022: il volume s'intitola "Cantando dal Salento al mondo", in cui una coppia matura partendo dall'ambientazione della sua terra natia, narra il proprio vissuto con le problematiche e le emozioni tipiche di ogni famiglia italiana, con la colonna sonora salentina.
Con la scomparsa di suo padre Bellone Nello, ex carabiniere a cavallo ed in radiomobile, devoto alla Benemerita ed alla famiglia, impegnato nel sociale per il ripristino delle feste patronali volte al restauro delle chiese in Riofreddo di Murialdo, socio fondatore e sostenitore delle iniziative culturali caARTEiv da 25 anni, sempre presente in sede in piazza Italia 5, e durante le manifestazioni ad accogliere col sorriso artisti da tutta Italia, la figlia ha ideato modellato e dipinto in ceramica, il Trofeo Bellone Nello, che dal 2022 sarà conferito per meriti letterari ai soci e collaboratori caARTEiv. Redatto con accorata passione per i suoi genitori, il volume "Chiamami ancora" rimarca l'affetto e la riconoscenza per il loro operato prodigo alla famiglia e al sociale.
Il paese d'adozione culturale Millesimo, le offre la magica opportunità di dedicare pitture d'acquarello su cartoncino, ispirate da antiche cartoline, per le quali si prodiga ad elaborare nuove poesie dedicate a varie tematiche sul paesaggio e gli antichi usi, costumi e mestieri del secolo scorso: vede la luce così il nuovo progetto "Per un Millesimo di poesie colorate".
Nel 2022 lancia un crowdfunding nel web, per realizzare 2 Musei: l'uno dedicato all' "Alta val Bormida" (in Riofreddo di Murialdo) e l'altro all'aviatore "Vittorio Centurione Scotto" a Millesimo, quali obiettivi basilari per porre a visione del mondo, storia arte e virtù che i posteri possano conoscere o riscoprire.
Crea anche un'idea slogan per la futura sede caARTEiv che deve sbocciare dal ricordo degli illustri scrittori, d'adozione valbormidese, Aldo Capasso e Florette Morand, anagrammando il proprio nome e cognome, Simona Bellone, formando le parole "Maison Le Nobel", per ospitare nel Museo per l'aviatore a Millesimo, i loro libri pubblicati: il titolo è in loro omaggio sia per la madre lingua francese della Morand, che per la nomination al premio Nobel per Capasso; la sede ospiterà artisti con varie cerimonie annuali pro arte.
Il 2023 sarà l'anno del grande restauro con affissione nuove piastrelle dipinte, (dopo la pausa di 3 anni alle attività sociali per covid-19), al murale storico letterario di Riofreddo di Murialdo, iniziato nel 2001, e già restaurato nel 2010 con il socio fondatore e padre Bellone Nello: piastrelle per onorificenze culturali e per opere vincitrici abbinate primo concorso letterario "Poetando alle Pendici del Monte Camulera" edito dal 1998.